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PK #014: TURISTI DALLO SPAZIO


Agosto 2003 - € 2,30

Turisti dallo spazio

Soggetto e sceneggiatura:
Stefano Piani

Matite:
Marco Palazzi

Chine:
Riccardo Sisti

Colori:
Litomilano

Lettering:
Fiorenza Gallazzi

Scala Gerarchica

Soggetto e sceneggiatura:
Stefano Ambrosio

Matite:

Stefano Intini

Chine:
Sandro Zemolin

Colori:
Litomilano

Lettering:
PCS

La trama:

E’ un caldissimo mese di agosto, e un tal Richard Adams sostiene di stare da tempo osservando e fotografando intere comitive turistiche di alieni che si trasformano in esseri simili a terrestri, ma le sue fotografie non mostrano nulla di anomalo. PK e Lyla decidono di indagare in proposito. Mentre Paperopoli viene colpita da un’ondata di clima sempre più freddo, i nostri eroi incontrano due dei turisti alieni durante la loro trasformazione e si fanno spiegare da loro che sono arrivati sulla Terra attraverso l’agenzia viaggi Zarko, che prometteva di mostrare ai suoi clienti la “grande catastrofe” che avrebbe distrutto il pianeta Terra. PK ruba ad uno degli alieni la ‘chiave’ che consente di accedere al portale dimensionale attraverso il quale gli alieni sono partiti dal loro pianeta. Nel momento in cui a Paperopoli comincia a nevicare PK e Lyla aprono il portale e lo attraversano, trovandosi sul pianeta Traal. Trovano una locandina relativa al pacchetto offerto dall’agenzia viaggi Zarko e servendosi dell’indirizzo scritto su quella si recano all’agenzia, gestita da Emanuel Zarko che, a quanto pare, si serve di una mappa dell’universo per predire l’esatto momento e la ragione per cui i pianeti finiranno. PK e Lyla riescono ad accedere in segreto alla sala dove questa mappa è custodita e scoprono che tutti i disastri che hanno portato alla distruzione dei vari pianeti sono stati causati dallo stesso Zarko perché vi si potessero organizzare viaggi turistici, e, ovviamente, lo stesso sta accadendo alla Terra. PK e Lyla vengono scoperti e inseguiti dalla polizia di Traal. Riescono però a passare attraverso un altro portale dimensionale che li riporta a Paperopoli, dove tutto è ormai coperto dal ghiaccio. Assieme ad Uno, PK e Lyla arrivano alla conclusione che un satellite sta spostando la Terra dalla sua orbita per farla congelare. Il satellite è dunque stato appena costruito ed è lo stesso che sta causando il malfunzionamento di alcuni navigatori satellitari, uno dei quali è stato vinto da Paperino durante un concorso. La G.C. Sat, la ditta che ha costruito il satellite, ha nel suo nome le stesse iniziali di Grande Catastrofe, il progetto di Zarko. Con l’aiuto di Lyla, PK irrompe nella sede della G.C. Sat dalla quale il satellite è controllato e trova che il satellite è in mano ad alieni. Mentre PK e gli alieni combattono, un incidente causa l’inizializzazione di un programma che in pochi secondi sposterà completamente la Terra dalla sua orbita. Con l’ausilio dell’aiuto olografico del sistema, PK scopre che per interrompere il compimento olografico basta semplicemente…staccare la spina del computer che controlla il satellite. In questo modo, la Terra ritorna alla sua normale orbita, tutto il ghiaccio si scioglie e il caldo agostano torna ad abbattersi su Paperopoli. Lyla racconta ad Angus Fangus la verità sullo sconvolgimento climatico appena terminato e Angus decide di parlarne nei suoi servizi su 00channel.com, mettendosi in cattiva luce con il presidente. Intanto, su Traal, la sede dell’agenzia viaggi Zarko viene devastata: il pianeta Terra non è stato distrutto e i clienti accusano Zarko di essere un bugiardo, in quanto su Traal mentire è un crimine imperdonabile.

Soggetto: 6/9

Indubbiamente il soggetto di Stefano Piani è adatto al periodo in cui il numero è uscito (in quei giorni faceva un caldo insopportabile, almeno dalle mie parti…argh!) e, anche per la ragione appena citata, coinvolgente. C’è qualche banalità (Grande Catastrofe e G.C. Sat...) e a volte il ritmo è troppo frenetico, ma i disegni dinamici sembrano quasi ‘giustificarlo’ e d’altra parte comprendo la difficoltà nel rallentarlo, dovendolo ficcare in sole 47 pagine.

Sceneggiatura: 5/6

Un paio di inquadrature non troppo azzeccate, ma per il resto la sceneggiatura di Ambrosio è davvero buona, compresi i dialoghi, brevi ma essenziali e accattivanti.

Matite: 8/9

Dinamici, espressivi, ben fatti e adatti alla sceneggiatura i disegni di Marco Palazzi, che per tutta la storia danno l’impressione quasi di un cartone animato. Le diverse specie aliene sul pianeta Traal sono disegnate in modo molto originale, ma ogni tanto si trova qualche dettaglio che ricorda un po’ Guerre Stellari e persino Pokémon (il robot indaco e giallo nell’ultima vignetta di pag. 34 non vi fa pensare ad un incrocio tra una Ultra Ball e R2-D2 di Star Wars?).

Chine, colori, lettering: 4/6

In alcuni punti i contorni dei disegni appaiono ‘spezzati’ e poco curati…tuttavia le chine di Riccardo Sisti si adattano ai disegni rendendoli ancor più dinamici. Brillanti (forse anche un po’ troppo) e azzeccati i colori e sempre eccellente il lettering a mano dell’insostituibile Fiorenza Gallazzi.

Storia breve: Scala Gerarchica

Disegni: 5/5

Testi: 5/5

La più bella storia breve apparsa su PK fino a questo numero! Finalmente una storia breve con gli evroniani! Ottima l’idea di ‘esplorare’ i rapporti tra le varie caste evroniane con l’espediente del messaggio che rivela l’identità segreta di PK e viene cambiato da ogni evroniano che raggiunge fino ad indurre il Consigliere Gorthan in persona a formulare un ordine che ha ben poco a che fare con quello che Gorthan avrebbe ordinato se il messaggio dell’archivista fosse arrivato in ‘versione integrale’… ottimi anche gli espressivi disegni di Intini!

Rubriche: 4/6

Forse nel complesso si sarebbero potute dire migliori, se nel Pkonfidential non venissero totalmente ‘smentite’ tutte le 47 pagine di “Turisti Dallo Spazio”. In pratica sembra dire ‘avete letto tutta la storia per niente, gran parte di quello che vi succede non era reale’…Tuttavia è interessante il modo in cui, nella stessa rubrica, si intende lasciare al lettore la spiegazione di quanto accaduto. Carino “L’eco della macchinetta”, simpatico l’ultimo esame del master in Pikappologia e ottimo il Teknoforum.

Copertina: 2/4

Non troppo soddisfacente, a dirla con sincerità. Di chi è l’ombra che copre PK? Di Zarko? Non mi sembra che ci somigli…Comunque, azzeccata la posa di PK che sembra tentare di proteggere la sua città simboleggiata dalla dettagliata mappa in cui si vede anche – ehi! – la collina con il deposito di Paperone! Bello il contrasto blu-giallomarrognolo e bello l’effetto di luce sullo scudo…anche se senza di quello la copertina potrebbe definirsi “piatta” in tutto e per tutto…

Totale: 39/50

Irene “Pkergirl” Borgatti